
E tu… di che aliquota sei?
L’aliquota di conversione (o tasso di conversione) è un parametro che negli ultimi anni ha assunto un’importanza crescente in concomitanza con la crescente aspettativa di vita dei beneficiari di rendita attuali e futuri, come pure dell’evoluzione dei tassi di interesse e del rendimento atteso sul mercato dei capitali.
Si tratta di un fattore percentuale che viene utilizzato per convertire un certo capitale in una rendita annuale versata vita natural durante.
Le aliquote di conversione assumono diverse connotazioni:
Obbligatoria (o legale)
- È valida solo per la parte obbligatoria degli averi di vecchiaia (conforme alla Legge sulla Previdenza Professionale, LPP). Attualmente equivale al 6.8% ed è stabilita dalla legge.
Sovraobbligatoria
- Viene determinata dall’istituto di previdenza e si applica alla parte sovraobbligatoria dell’avere di previdenza (ovvero che eccede il minimo LPP). Nella media si situa tra il 5% e 5.5% ed è flessibile in fuzione dei parametri di calcolo dell’istituto di previdenza.
Unica (o uniforme, unitaria)
- In questo caso non avviene una distinzione tra avere obbligatorio (LPP) e sovraobbligatorio, ma si calcola in maniera unitaria. L’aliquota di conversione unica spesso è inferiore al 6.8% e ciò è permesso fintantoché la rendita di vecchiaia così calcolata sull’intero avere di vecchiaia, risulta superiore all’applicazione dell’aliquota di conversione legale (6.8%) al solo avere obbligatorio LPP.
Splittata
- all’avere obbligatorio e sovraobbligatorio si applicano due differenti aliquote di conversione.
Il tasso di conversione deve essere determinato in maniera realistica basandosi sulla speranza di vita residua e sulle previsioni dei tassi di interesse. Il valore legale attualmente in vigore si situa al 6.8% ed è basato su una garanzia di tassi di interesse pari al 4.8%, livello attualmente piuttosto distante dalla realtà e che comporta un’oggettiva difficoltà di finanziamento a carico degli istituti di previdenza.
La riforma LPP21 elaborata dal Parlamento prevede una riduzione del tasso di conversione relativo alla previdenza professionale obbligatoria (LPP) dal 6.8% al 6% e a questo proposito il popolo sarà chiamato ad eprimersi attraverso un referendum nel corso del 2024.